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Note storiche

EI sardeon o scopeton (Sardina pilchardus) deve ai Veneti l’onore di possedere un nome proprio. In italiano tale nome non ce l’ha, a meno che non lo si voglia chiamare sardina del Nord Atlantico. Nella cucina povera dei Veneti di terraferma, assieme a renga (Aringa Clupea harengus) e baccalà (stoccafisso Gadus morrhua) costituiva il cibo che accompagnava frequentemente la polenta sia “calda” che “brustolà”.

Ingredienti (per 4 persone)

• 2 scopettoni salati o affumicati
• Olio extra vergine di oliva Garda DOP
• Polenta

Procedimento

Squamate gli scopetoni con un coltellino affilato, mondateli, lavateli e ungeteli di olio usando una penna di gallina, quindi fateli cuocere sulla griglia (gradela) posta sulla brace di legna, ungendoli sovente con dell’altro olio. Una volta pronti diliscateli, apriteli a metà ed irrorateli con abbondante olio, lasciandoli riposare per un paio d’ore. Serviteli poi con polenta calda. Oltre all’olio alcuni usano cospargere el scopeton con della cipolla fresca tagliata a fettine finissi-me. Altri cuociono i scopettoni, una volta unti d’olio e avvolti in robusta carta oleata, mettendoli sotto la cenere calda del camino. Un ultimo sistema è quello di far bollire el scopeton per 5 minuti, prima di pennellarlo di olio e cuocerlo sulla griglia. Il pregio di questo pesce aumenta comunque dopo una prolungata permanenza nell’olio che si impregna del suo sapore.